LE CRONACHE: Giovanissimi 5 giornata

DAL CAMPO

CERES C5 – SS PIETRO E PAOLO 18-1

Il Ceres torna tra le mura amiche e si abbatte come un uragano su un avversario tramortito già nella battute iniziali. Veemente la spinta locale che chiude la pratica dopo meno di un quarto di gioco e non concede nulla agli ospiti, mai in grado di creare grattacapi alla retroguardia gialloblù. Dopo 4’ i padroni di casa sono già sul 2-0 e con una manovra rapida mettono in mostra un repertorio di conclusioni assortito che portano al riposo sul 7-0. I ceresini non si accontentano di amministrare attraverso una sterile accademia ed anche nella ripresa schiacciano sull’acceleratore, rendendo il punteggio ancora più rotondo. Spazio alle seconde linee per mettere nelle gambe chilometri e minuti in vista della prossima trasferta in casa del Sant’Anna dove i gialloblù sono chiamati a dare una sterzata allo zoppicante andamento esterno che non ha difettato tanto nelle prestazioni quanto in fase realizzativa.

CERES

Marangoni, Solero, Bertoldo, Vivenza, S. Poma. Airola, Vender, Tosto, Tempo, Motola, Berra.

Reti. Solero 5, Bertoldo 3, Tempo 3, S. Poma 3, Berra, autogol, Motola, Vivenza.

DALLA SALA STAMPA

Il risultato fa ancora una volta sensazione ma non dobbiamo montarci la testa. A livello offensivo siamo progrediti perché stiamo mettendo a punto più soluzioni. Sotto il profilo difensivo invece siamo stati poco impegnati ed il test non ci ha dato indicazioni. Aver subito un gol è una macchiolina su una prestazione spietata che ci ha permesso di ruotare l’organico”.

DAL REGISTRO

TOSTO praticamente mai impegnato. Sul gol potrebbe fare di più

TEMPO ancora macchinoso nel fraseggio dove perde tempi di gioco o si intestardisce nel traffico. Questa volta è concreto sotto porta con due diagonali precisi

SOLERO C semina panico ed avversari. Fa a fette la retroguardia avversaria con verticalizzazioni precise. In crescita qualitativa e di altruismo

BERRA entra e va a segno. Gioca con una buona disinvoltura, la stessa che però regala il gol agli avversari

BERTOLDO si nasconde dietro gli avversari bazzicando la periferia; favorisce così gli inserimenti dei compagni da vero pivot

VIVENZA poco appariscente chiude i varchi senza ansie

POMA S sul tappeto di casa si trova a proprio agio con una spinta continua e finalmente anche concreta

AIROLA spaesato ed ingessato. Ha molto da lavorare

MARANGONI recita da spettatore perché gli avversari non entrano mai in area

VENDER come sempre buona volontà, qualche buon movimento ma al momento di concludere si dissolve

MOTOLA meno pimpante del solito e meno determinato; contro avversari non trascendentali si fa spostare sistematicamente